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Referendum del 12 e 13 giugno 2011

Archivio > Manifestazioni 2011

Colpo al quorum
In provincia alle urne il 54,87% degli elettori

Con il 54,87 per cento di affluenza la provincia di Latina ha fatto la propria parte per il raggiungimento del quorum per i quattro referendum. Un risultato certamente rilevante, anche considerando i temi sui quali i cittadini erano chiamati ad esprimere la propria posizione: servizio idrico ed energia nucleare. Argomenti molto sentiti sul territorio, per la presenza di una centrale nucleare e per le continue polemiche legate alla spa Acqualatina. Su 33 comuni della provincia, in 11 non è stato comunque raggiunto il quorum: Fondi, Lenola, Monte San Biagio, Pontinia, Ponza, Prossedi, Roccamassima, Sabaudia, San Felice, Sonnino e Terracina.
Fonte: Estratto da Latina Oggi, pag. 2 del 14.06.2011.


Referendum su acqua, nucleare e legittimo impedimento. Su cosa sono chiamati a votare i cittadini.


Presentazione
Il 12 e 13 giugno 2011 i cittadini italiani sono chiamati ad esprimersi su alcuni quesiti strettamente collegati a norme di legge statali.
In particolare, si chiede alla cittadinanza di pronunciarsi sull'abrogazione o meno dell'art.23bis della legge di riforma sui servizi pubblici locali, nella parte riguardante la gestione privatistica del servizio idrico, le norme sul nucleare, modificate dal decreto legge n.34/2011 convertito in legge 75/2011 e sulla norma che consente al Presidente del consiglio e ai Ministri a non comparire in udienza penale in caso di legittimo impedimento.
Come si vota
Si tratta di referendum abrogativi, ciò significa che si vota per abrogare, in tutto o in parte, le norme in oggetto, pertanto:
Chi vota SÌ esprime la volontà di abrogare le norme oggetto del quesito
Chi vota NO esprime la volontà di mantenerle in vigore.
Validità dei referendum
Il referendum abrogativo è valido solo nel caso in cui si reca alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto (quorum).
E' possibile ritirare e quindi votare, anche solamente la scheda per uno o per alcuni quesiti referendari.
Dove e quando si vota
Si vota presentandosi, muniti di tessera elettorale e un documento di identità, presso il seggio indicato sulla stessa tessera elettorale.
Chi avesse smarrito la tessera elettorale o non l'avesse ancora ricevuta, può richiederla all'ufficio elettorale del proprio Comune da martedì 7 giugno a sabato 11 dalle ore 9 alle ore 19, oppure nei giorni della votazione (domenica 12 giugno e lunedì 13 giugno) per tutta la durata delle operazioni di voto.

I seggi resteranno aperti
dalle 8.00 alle 22.00 di domenica 12 giugno
dalle 7.00 alle 15.00 di lunedì 13 giugno.

I quesiti referendari:

Referendum popolare n. 1 – Scheda di colore rosso
Modalità e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione.
Il quesito prevede l'abrogazione di norme che attualmente consentono di affidare la gestione dei servizi pubblici locali a operatori economici privati:

Art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.

Referendum popolare n. 2 – Scheda di colore giallo
Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norme.
Il quesito propone l'abrogazione delle norme che stabiliscono la determinazione della tariffa per l'erogazione dell'acqua, il cui importo prevede attualmente anche la remunerazione del capitale investito dal gestore:

comma 1 dell'art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale», limitatamente alla seguente parte: «dell'adeguatezza della remunerazione del capitale investito».

Referendum popolare n. 3 – Scheda di colore grigio
Abrogazione dei commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31 marzo 2011 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n. 75. Abrogazione parziale di norme.
Il quesito propone l'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare:

Commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto legge 31 marzo 2011 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 26 maggio 2011, n. 75.
Rispetto alle norme individuate nel Decreto del 23 marzo che ha indetto il referendum, il quesito risulta modificato nel suo impianto a seguito dell'abrogazione delle norme che consentivano la produzione di energia nucleare nel nostro Paese.

Referendum popolare n. 4 – Scheda di colore verde
Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.
Il quesito propone l'abrogazione di norme in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale:

Art. 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, dell'art. 2 della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante «Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza»


Fonte: Ministero dell'Interno

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